Quando creo sto elaborando una sequenza di pensieri concatenati secondo nessi che la mia mente elabora per arrivare ad un

RISULTATO o ad un PRODOTTO.
Il pensiero creativo è assimilabile ad un SOGNO AD OCCHI APERTI.

 

Gli anglosassoni usano il termine DAYDREAMING, quello stato mentale

in cui siamo svegli ma "in un'altra dimensione".

Non esistono persone "poco creative", bensì persone poco consapevoli di cosa sia la creatività e di come si possa stimolare la propria creatività ad emergere.

Chi studia su base scientifica la #creatività sa che il DISORDINE​ ha una correlazione positiva con la creatività, in quanto l'assenza di schemi corrisponde al CAOS CREATIVO, il potenziale generatore di nuove idee.

Vi stupirà, però, sapere che LA CREATIVITÀ ha anche BISOGNO DI LIMITI

(è come un fiume in piena che va incanalato e guidato nella sua forza dirompente). Lanciare la creatività a briglia sciolta non è funzionale perché fa disperdere energie utili alla creazione stessa.

Le ondate creative sono, per chi le sperimenta spesso, molto impegnative dal punto di vista psico-emotivo. Non dobbiamo bloccare la creatività, ma abituarci ad INCANALARLA declinandola in OBIETTIVI.

Questo è funzionale sia a chi ha difficoltà ad arginare i propri flussi creativi, sia a chi ha bisogno di scoprire o implementare il proprio potenziale creativo.