

STIMOLARE


Attraverso l'applicazione di modelli già esistenti per creare occorre superare il pensiero CONVERGENTE, che è funzionale alla riproduzione di schemi - oggetti - proposte già esistenti e porta alla serialità), allenando invece un PENSIERO DIVERGENTE (definito da GUILFORD in uno specifico studio - 1950), in grado di USCIRE da uno schema o un modello.
Divergere significa NON UNIFORMARSI.
Troppo spesso viene data una connotazione negativa al pensiero divergente, che diventa sinonimo di "stranezza".
L' ORIGINALITÀ E LA DIVERGENZA DI PENSIERO, a volte viste con diffidenza, a volte più o meno arginate o osteggiate, sono invece, espressione di:
• coraggio di espressione
• tendenza alla sperimentazione
• libertà
• propositività
• curiosità
• sicurezza (proprie di chi non teme il giudizio altrui al punto da non esprimere un'idea divergente)
• autostima
Per questo ritengo molto importante la stimolazione del pensiero creativo, che si traduce non solo nel "creare bellezza", ma soprattutto in un allenamento delle capacità di problem solving, di un’ agilità futura a trovare soluzioni e scelte tra i vari ostacoli che la vita pone; senza implodere né aggirare, ma imparando a "passare in mezzo".
Per questo è così importante stimolare la curiosità nella mente del bambino, nella grande plasticità presentata dallo sviluppo neurofisiologico e dalle finestre di apprendimento. Un bambino creativo (a cui non si nega l'espressione del suo IO ESISTO, dunque IO CREO e FACCIO) sarà un adulto capace e potenzialmente più sereno e meno vulnerabile emotivamente.





